Cosa facciamo

Il lavoro della Fondazione Francesca Rava - NPH Italia in Haiti

 

Haiti, paese poverissimo.

 

Haiti, insieme al Niger, è uno degli ultimi nel ranking mondiale quanto alle condizioni dell’infanzia, statistiche di mortalità e indigenza. Su 10,5 milioni di abitanti, il 56% soffre di malnutrizione, e ogni ora 2 bambini sotto i 5 anni muoiono di malnutrizione e malattie curabili, 1 su 4 non va a scuola, l’aspettativa di vita media non supera i 55 anni, l’80% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno, il 70% non ha lavoro, il 45% della ricchezza è nelle mani dell’1% della popolazione. Non ci sono o sono in condizioni disperate, infrastrutture, impianti fognari pubblici, distribuzione di energia elettrica, strade, ospedali.

Il terremoto del gennaio 2010, che ha causato 230.000 vittime e 300.000 feriti, ha ulteriormente peggiorato la situazione, lasciando senza casa 1 milione di persone, che ancora oggi vivono in tendopoli, in alloggi di fortuna. L'epidemia di colera che si è abbattuta sull'isola a partire dall'ottobre del 2010 ha ulteriormente peggiorato le condizioni della popolazione, causando ad oggi 7.000 vittime e 450.000 contagi.

 

 

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Sin dalla sua nascita, la Fondazione Francesca Rava è particolarmente impegnata a portare aiuto e speranza in questo vero inferno in terra, dove N.P.H. è presente dal 1987, sotto la guida di Padre Richard Frechette, americano, sacerdote e medico ogni giorno in prima linea nei quartieri più degradati della capitale.

 

Molti donatori, volontari, testimonials e giornalisti hanno verificato con i loro occhi l'estremo degrado del paese e l'assoluta urgenza di lavorare per i bambini di Haiti e il lavoro della Fondazione.

Diversi sono i progetti che sosteniamo sull'isola, tutti realizzati con il determinante contributo dall'Italia:

· 3 ospedali tra cui l’Ospedale Saint Damien, unico pediatrico gratuito dell’isola che assiste 80.000 bambini l'anno; il Family Hospital Saint Luc e il centro per il colera e altre malattie infettive, Santa Filomena, 180 posti, dove dallo scoppio dellÂ’epidemia sono stati salvati oltre 20.000 pazienti in 1 anno e vengono seguiti 15.000 pazienti l'anno; l’ospedale per famiglie St. Mary a Cité Soleil.

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· Un programma di maternità sicura: un reparto di maternità e neonatologia nato al Saint Damien nell’emergenza terremoto e dotato ora di 42 letti e 5 postazioni travaglio, dove ogni giorno nascono 15 bambini in sicurezza assistiti da personale locale affiancato da ostetriche, medici e infermieri volontari dalle migliori strutture sanitarie in Italia (5.000 parti l’anno); 2 centri materno infantili negli slums, per 23.000 visite l’anno;

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· 2 centri di riabilitazione per bambini disabili: la Casa dei Piccoli angeli, anche centro protesi dove in meno di un anno dal sisma 178 bambini amputati dal terremoto hanno ricominciato a camminare; il nuovo centro per bambini disabili Kay Eliane che ha sostituito quello crollato durante il terremoto a Port-au-Prince.

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· 2 case NPH: Casa Sainte Hélène a Kenscoff che accoglie oltre 500 bambini (dal 1988) e la Baby House Ste. Anne, che ospita circa 30 bambini tra gli 0 e i 5 anni e 12 bambini con disabilità fisiche e psichiche.

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· 35 Scuole di strada che danno a oltre 16.000 bambini ogni giorno la possibilità di mangiare e speranza di costruirsi un futuro grazie all'istruzione nei quartieri più degradati della capitale Port au Prince e nelle province più povere di tutta l'isola;

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· Il centro produttivo e di formazione professionale Francisville–città dei mestieri realizzato con fondi, know how, materiali e macchinari italiani dà lavoro e insegna un mestiere a decine di ragazzi, produce 1000 kg di pasta nel pastificio e 10.000 panini al giorno nella panetteria, divise e camici per l'ospedale nella sartoria, banchi per le Scuole di strada nel laboratorio di carpenteria e officina meccanica dove si riparano anche macchine e ambulanze, cartelle cliniche e moduli per l'ospedale nel centro stampa.

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· Programmi di distribuzione alimentare e acqua: 4,6 milioni di piatti di riso distribuiti in un anno e acqua tramite oltre 1700 camion-cisterne (water truck) all’anno.

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EMERGENZA TERREMOTO GENNAIO 2010: IL NOSTRO LAVORO

Nelle prime settimane d’emergenza del terribile terremoto che ha causato 230.000 morti, 300.000 feriti, 1 milione di senzatetto, l’ospedale Saint Damien è stato centro dei soccorsi internazionali con 10.000 pazienti curati in meno di 3 settimane, 150 medici e infermieri inviati in meno di 6 mesi dall’Italia, è stato la base della Protezione civile italiana e della Portaerei Cavour. Abbiamo portato assistenza sanitaria, istruzione, accoglienza ai bambini orfani e in disperato bisogno, aiutando nell'emergenza e postemergenza 1,1 milioni di persone.

 

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tel 02.54122917, info@nph-italia.org

 


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