Cosa facciamo

Messico

Case N.P.H.: Casa “San Salvador” a Miacatlàn,

Casa “Buen Senor” a Cuernavaca

Casa”Ciudad de los Ninos” a Matamoros

Casa “San Luìs” a Monterrey

Lingua: Spagnolo

Bambini accolti: circa 800

 

 

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Le strutture N.P.H.

 

Il Messico è il Paese dove Padre William Wasson, fondatore di Nuestros Pequeños Hermanos, ha iniziato la sua attività di aiuto all’infanzia nel 1954.

Oggi sono oltre 800 i bambini e ragazzi accolti nelle quattro Case N.P.H. del Paese; la più grande è Casa San Salvador. Sempre in fermento con mille attività ed iniziative, la Casa è situata nel piccolo villaggio di Miacatlàn e ospita oltre 500 bambini. I dormitori sono arredati in maniera semplice, ma confortevole e i muri sono abbelliti da disegni, adesivi e striscioni. Su molti dei letti a castello c’è un peluche e per i più piccoli c’è una sala con tanti giocattoli da utilizzare tutti insieme. All’esterno sono numerosi gli spazi verdi dove i bambini possono giocare.

Casa San Salvador con il tempo è diventata una piccola “città” quasi autosufficiente: sono infatti presenti un ambulatorio, uno studio dentistico e un piccolo ospedale funzionante 24 ore su 24; un centro di terapia per piccoli con disabilità, campi sportivi da calcio e pallacanestro, coltivazioni di mais, una fattoria con maiali, mucche da latte, polli, laghi artificiali per l’allevamento dei pesci tilapia che si nutrono degli scarti degli altri animali (per realizzare una catena alimentare con minimi sprechi).

Nel grande refettorio comune vi è una cucina bene attrezzata e una macchina che produce ogni giorno migliaia di tortillas, una sorta di pane di mais molto sottile.

La Casa dispone di un’eccellente sistema scolastico che va dalla materna alle superiori; in queste aule si offre istruzione non solo a tutti i bambini della Casa N.P.H., ma anche a oltre cento piccoli delle poverissime comunità circostanti.

I bambini possono inoltre seguire varie attività artistiche e sportive, tra cui un corso di Taekwondo e periodicamente vengono portati a visitare la fattoria e gli allevamenti, per osservare le attività produttive ed imparare a stare a contatto con la natura. Il gruppo di danza e musica folk composto dai ragazzi della Casa ha riscosso un grande successo, tanto che due volte l’anno si esibisce negli Stati Uniti, in Canada e in Europa per raccogliere fondi.

Particolare curioso che colpisce i visitatori è una piscina olimpionica: un padrino americano un po’ originale, ma tutto sommato benevolo, recatosi in visita a Miacatlàn e colpito dal gran caldo di quei luoghi, ha voluto fare una grande donazione con l’obbligo di destinarla alla costruzione di una piscina per i bambini.

Nella struttura è presente anche una chiesa ristrutturata proprio da un ex pequeño diventato architetto che l’ha voluta terminare in tempo per celebrarvi il proprio matrimonio con una ex pequeña cresciuta nella stessa Casa.

 

Le altre Case N.P.H. in Messico

 

Nella Casa Buen Señor a Cuernavaca vivono, invece, i ragazzi più grandi che frequentano il “Bachillerato” o seguono corsi di formazione professionale.

Agli studenti che conseguono con successo la maturità e dimostrano di avere particolari capacità, viene data la possibilità di intraprendere gli studi universitari. Questi ragazzi, al momento una novantina, sono accolti nella Casa San Luis a Monterrey.

Nel 2009 è stata aperta la “Ciudad de los Niños” a Matamoros, una città particolarmente povera e con un elevato tasso di criminalità. Qui circa 40 bambini trovano protezione, cure mediche, istruzione, in un ambiente amorevole e sicuro.

 

Lo spirito delle Case N.P.H.

L’obiettivo degli educatori è insegnare ai bambini orfani e abbandonati a diventare cittadini responsabili, capaci di condividere ciò che ricevono e a collaborare tra loro come fratelli.

A ognuno vengono affidati compiti quotidiani: tutti fanno turni per le pulizie, in cucina, nei magazzini e assistono i più piccoli. Ricevono amore e sicurezza, ma imparano anche che non sono i soli ad aver sofferto e che, quindi, a loro volta possono dare amore.

Periodicamente vengono organizzate visite alle carceri minorili, agli ospedali, agli ospizi per anziani, dove i bambini e i ragazzi cantano, ballano o semplicemente cercano di fare compagnia.

 

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