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Padre Rick: ad Haiti manca tutto, anche l’aria a chi è colpito dal covid.

 

Padre Rick ci scrive da Haiti: “Nel pieno dell’emergenza Covid, siamo in ginocchio per l’improvviso e inspiegabile apprezzamento del valore della moneta locale, il gourdes rispetto al dollaro Usa, la valuta che veramente conta qui in Haiti.

Il costo di medicine, acqua, cibo, trasporto dei malati… è aumentato del 40%. Il potere di acquisto degli stipendi dello staff NPH e Saint Luc è dimezzato. Di conseguenza, tutto quello che altrove è scontato, qui in Haiti è qualcosa per cui lottare ogni giorno!

Il 16 marzo abbiamo avuto il primo caso di covid noto all’Ospedale per famiglie St Luke. Da allora, abbiamo accolto 1.376 casi accertati o altamente sospetti nella nostra unità covid da 100 posti letto. 193 non sono sopravvissuti alla dura battaglia che infuriava nei loro polmoni, 98 erano gia morti all'arrivo, 418 pazienti sono stati trattati ambulatorialmente e si sono ripresi, 671 pazienti sono tornati casa guariti. Altri sono ancora ricoverati e continuiamo a ricevere pazienti.

 

All’Ospedale pediatrico Saint Damien, abbiamo 2 stanze di isolamento per i bambini con Covid, sono 250 i ricoverati alla fine di agosto, 12 i medici e infermieri contagiati e prontamente isolati e curati; il reparto Maternità è stato riaperto in agosto, dopo la chiusura per l’impossibilità di garantire protezioni adeguata alle mamme e ai loro neonati.

Queste sono le statistiche, espressione del lavoro incessante di tutto il nostro team. Poi c’è la misura umana di questi giorni.

Le angosce dei malati, minacciati dal covid e da una popolazione in preda al panico, con paura sia di morire che di vivere.

Le angosce di noi medici e infermieri, alcuni contagiati facendo il proprio dovere; lo shock di ricevere i moribondi, portati con motociclette e porte usate come barelle. Viviamo come sulle montagne russe quando misuriamo il livello di ossigeno nel sangue dei pazienti.

Abbiamo combattuto e lottiamo ogni giorno, sfruttando i trattamenti che possiamo offrire, oltre a cercare di dare una carezza o conforto, mentre ci guardiamo preoccupati attraverso maschere e occhiali appannati. Ci rallegriamo con chi riprende a respirare, lentamente, e piangiamo impotenti per chi muore in una spaventosa fame d'aria.

 

Grazie ora più che mai per il vostro sostegno che ci ha permesso di essere al fianco dei malati in questo grande momento di bisogno. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, vi preghiamo, continuate ad aiutarci."

 

Padre Rick Frechette

 

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Canale Notizie - 21-10-2020 - Segnala a un amico


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