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Estate 2017 - Campus di volontariato nella Casa NPH Santa Ana in Repubblica Dominicana.

 

Il sesto campus di volontariato della Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus — Ed. Estate 2017 si è svolto dal 15 al 30 luglio in Repubblica Dominicana.

 

I giovanissimi volontari, accompagnati da Chiara della Fondazione, hanno lavorato per completare la casetta della tia di Casa Sant'Ana: le fondamenta sono state messe dal gruppo di volontari di giugno, la struttura è stata poi messa in piedi dal gruppo di luglio e ora tocca all'ultimo gruppo concludere al meglio!

I volontari sono anche al lavoro per affiancare il personale della Casa nelle faccende di tutti i giorni: cucina, orto, manutenzione, etc.

 

Contattaci subito per prenotare il tuo posto per i prossimi campus! Prossima partenza ad ottobre per Haiti.

Per maggiori informazioni e per partecipare: www.nph-italia.org, 02.54122917, campus@nph-italia.org.

 

Adotta un bambino a distanza accolto nelle Case NPH! Scrivi a padrini@nph-italia.org, 02.54122917.

 

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La testimonianza di Chiara, tutor del gruppo:

"A fine giugno il primo campus di volontari venuto qui in Repubblica Dominicana aveva iniziato a costruire una nuova casa per tia Lourdes(tia cioè "zia/o", cosi come è chiamato il personale che lavora con i bambini di NPH) che vive con 7 figli in una baracca...il secondo gruppo di volontari era andato avanti nella costruzione e noi, spero, riusciremo a portare a conclusione la realizzazione della loro nuova e dignitosa abitazione.

Abbiamo iniziato a darci da fare a spalare terra sotto un caldo sole. La stanchezza è tanta ma la motivazione è forte: vedere dove questa donna vive e pensare che grazie alla donazione della Fondazione e al lavoro di tutti questi giovani italiani ci ha dato energia e fatto lavorare col sorriso. Il caldo e lo sporco sono stati spazzati poi via da una forte pioggia. Rientrati alle 17.30 sono poi andati a giocare a pallavolo con i pequeños!".

 

22 luglio

"Oggi ultimo giorno di lavoro nella costruzione della casa. Mentre andavamo dalla tia i ragazzi sulla camionetta dormicchiavano tutti...le energie iniziano a lasciar spazio alla stanchezza!

Appena arrivati però vedere il grande lavoro che i muratori avevano fatto nel frattempo ha ridato forze e ci siamo buttati subito nel lavoro! Qualcuno oggi ha gettato prima la spugna ma altri non si sono risparmiati un secondo, dopo un pranzo rigenerante cucinato dalla tia siamo tornati a casa, stretching (obbligatorio) e giochi con i pequenos!

Grande soddisfazione da parte di tutti all’idea che a breve la tia e la sua famiglia finalmente avranno una casa e non dovranno più patire il caldo torrido del cocente sole o vivere nel fango dopo gli acquazzoni di questi giorni."

 

24 luglio

"Tra malinconia, tristezza,lacrime e sorrisi questa sera abbiamo salutato i ragazzi offrendo loro pizza (orgogliosi perché è stata decretata come la più buona tra tutti i gruppi...) e pane nutella: volevamo lasciare un'impronta italiana fino alla fine. Domani mattina ci aspettano valige,abbracci e scommetto ancora lacrime e sorrisi! convinta che molti dei legami creati in queste due settimane continueranno ancora e che abbiano arricchito tanto i pequenos quanto i giovani italiani."

 

 

La testimonianza di Gaia, 16 anni, al ritorno in Italia:

 

"Ci sarebbero tante cose da dire su questa esperienza, ma cercherò si soffermarmi solo sulle cose più importanti. Per iniziare posso dire che consiglio a tutti questa esperienza perché ti cambia proprio vita, ti cambia come persona e come modo di fare. É difficile spiegare le sensazioni che i bambini e tutti quelli di NPH ti fanno sentire perché sono proprio indescrivibili da quanto sono belle!

Bisogna solo provare per sapere. Loro ti insegnano il valore della vita ti fanno capire che anche se sono piccole cose sono davvero essenziali. Ti dimostrano il verso senso della parola AMORE e per di più te lo fanno provare a un livello estremo...mai provato in 16 anni della mia vita, ti danno il cuore, l'anima ed è la sensazione più bella di sempre.

Sono passati ormai 7 giorni dal nostro ritorno a casa e posso dire che la malinconia di quel posto è davvero tanta, le lacrime che scendono ancora oggi guardando una semplice foto sentendo una canzone in spagnolo o semplicemente scrivendoti con i ragazzi più grandi del posto che ti mandano le foto dei bimbi e i messaggi dicendoti "ci mancate tanto, tornate presto".

Lì posso dire di aver conosciuto persone che avranno per sempre un grande spazio nel mio piccolo cuore. Persone stupende sempre col sorriso in faccia anche dopo tutto quello che hanno passato.

E anche bellissimo vedere come i bambini al di fuori di NPH che non hanno assolutamente niente, ti danno tutto il possibile, ma sopratutto è bello vedere quanto sono generosi tra di loro.

Li non esiste "questo è mio" o "questo tuo", lì tutto è di tutti ed è la cosa fondamentale che dobbiamo imparare tutti quanti!

Non pensate di andare a fare queste esperienze e dire "mi manca casa" perché è l'ultima cosa che vi verrà in mente in quel momento, stai così bene che anche senza volere inizi a pensare che è proprio quella casa tua!

Non mi è mai capitato di tornare da una vacanza all'estero e vedere mia madre in aereo porto e correrle incontro abbracciarla con le lacrime che scendono in quantità.

Consiglio a tutti quelli che stanno leggendo questa testimonianza di correre a Santo Doming, nella Casa NPH  Sant'Ana, perché è lì che capisci il vero senso della vita!

 

Elisa, volontaria del Campus:

"Partecipare ad un campus di volontariato in una Casa NPH è stata una delle scelte migliori che potessi fare. Ho trascorso dieci giorni in Repubblica Dominicana nella Casa NPH Sant'Ana. Sono stati dei giorni meravigliosi prima di tutto perché il luogo è spettacolare, ma soprattutto perché ho potuto conoscere persone fantastiche. I bambini accolti nella Casa sono adorabili e pieni di vita, sono affettuosi in modo smisurato ed è stato bellissimo poter passare del tempo con loro a giocare o semplicemente a restare abbracciati a parlare. Con i ragazzi più grandi abbiamo stretto delle amicizie straordinarie, li abbiamo potuti conoscere, con le loro storie, i loro interessi.

Abbiamo giocato con loro ad ogni tipo di sport. Le giornate sono state indubbiamente faticose, ma allo stesso tempo estremamente appaganti; ad esempio, abbiamo aiutato a costruire la casa per una tìa che lavora nella casa San Marcos.

Quest'esperienza mi ha cambiato moltissimo e mi ha portato a realizzare determinate cose che non avrei preso in considerazione se non avessi partecipato al campus."

 

Canale Notizie - 21-07-2017 - Segnala a un amico


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