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Paola, ostetrica e volontaria del team 18, traccia un bilancio della sua esperienza su Nave San Giorgio e Nave Etna.

 

"La mia permanenza a bordo per il progetto Mare Nostrum è stata un'esperienza più che soddisfacente.

Dopo essere stata un paio di giorni su Nave Etna in navigazione, sono stata  mandata a bordo della nave San Giorgio perchè tra gli 850 migranti, che poi abbiamo sbarcato a Traranto, vi erano 4 donne gravide nei primi mesi di gestazione e una gravidanza di 8 mesi circa.

E' stata un'esperienza sicuramente molto forte dal punto di vista emotivo ed umano, ma anche sotto l'aspetto fisico si riesce a comprendere la grande fatica e il grande impegno che mettono tutti i giorni gli uomini e le donne della Marina Militare.

Subito dopo la fine dello sbarco abbiamo ripreso la navigazione e siamo tornati al porto di Augusta. Siamo rimasti una giornata e abbiamo ripreso subito il largo. Dopo un paio di giorni di navigazione è stata nuovamente richiesta la mia presenza su nave Etna perchè tra i 1353 migranti a bordo c'erano 10 gravide e una puerpera con la neonata Misna.

A bordo dell'Etna la situazione sicuramente è stata più difficile, sia per le questioni di spazio diverse da quelle della San Giorgio che per il grande numero di migranti a bordo. Li abbiamo sbarcati al porto di Taranto e io ho accompagnato in ambulanza all'ospedale SS. Annunziata la puerpera con la neonata, avendo la donna necessità di una sutura per lacerazione da parto che a bordo non mi è stato possibile effettuare.

Dopo di che siamo stati un paio di giorni a Taranto e poi siamo tornati al porto di Augusta dove con tanta tristezza nel cuore ho lasciato la nave per tornare a casa.

E' stata un'esperienza molto formativa sia a livello professionale, perché ho imparato a gestire situazioni con poche risorse e molta creatività, sia a livello umano, per la grandissima cooperazione che si crea nel team sanitario a bordo e anche per tutte le storie che si sentono e che si vivono. Per questo sarei felicissima se prossimamente potessi rivivere queste due settimane che hanno lasciato in me un grande segno."

 

Paola

Paola e Rosamaria, volontarie della Fondazione con parte del team della Marina Militare.

Canale Notizie - 10-07-2014 - Segnala a un amico


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