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“L’anima nel colore”, la mostra delle opere realizzate dai ragazzi dell'IPM Beccaria

 

Si è svolta ieri, presso la Basilica di San Celso, l’inaugurazione de L’anima nel colore, la mostra di opere realizzate dai ragazzi detenuti all’Istituto Penale per i minorenni (IPM) Cesare Beccaria. L’allestimento della mostra, che si terrà fino al 2 giugno, è a cura della Fondazione Francesca Rava-NPH Italia ETS con il sostegno dello studio legale Dentons, il patrocinio della Camera Minorile di Milano, il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità presso il Ministero di Giustizia.

 

L’iniziativa rientra nell’ambito del Laboratorio di Arte del progetto Palla al Centro della Fondazione Francesca Rava, nato nel 2020 da un Accordo di collaborazione con il Tribunale per i minorenni di Milano e con il Centro per la Giustizia Minorile per la Lombardia.

 

Palla al Centro realizza percorsi di rinascita per i giovani dell’IPMsensibilizza la Comunità sul tema del disagio giovanile, in un’ottica di prevenzione, abbattimento dei pregiudizi, contrasto all’isolamento e alla stigmatizzazione dei ragazzi entrati nel circuito penale, per la loro futura inclusione sociale e lavorativa, creando un “ponte tra dentro e fuori”, in sinergia con Istituzioni, Aziende, Università e volontari.

 

Il Laboratorio di Arte, nato nel 2021 sotto la guida della docente Albania Pereira, ha permesso ai ragazzi di avvicinarsi alla bellezza e all’arte e di esprimere le loro emozioni, astraendosi dalla realtà detentiva e sperimentando le proprie capacità creative.

 

Le attività artistiche offerte ai ragazzi detenuti, non riguardano solo il corso di pittura: ma si estendono anche all’esterno, attraverso l’organizzazione di visite a musei, la partecipazione a concerti e l’incontro con le Istituzioni.

 

La mostra è stata preceduta ed introdotta da una Tavola Rotonda, che si è svolta il 29 maggio dal titolo Il progetto Palla al Centro e il ruolo dell’Arte nei percorsi educativi dei giovani autori di reato”.

 

L’incontro è stato aperto con i saluti di Maria Sole Insinga, partner di Dentons e responsabile delle iniziative di Charity dello Studio: “Siamo felici di sostenere l’iniziativa della Fondazione Francesca Rava dedicata alla mostra L’Anima nel Colore. Ci auguriamo che possa contribuire a dare visibilità al lavoro che la Fondazione sta facendo presso l’Istituto penale minorile Beccaria nell’ambito del progetto Palla al Centro e che faccia sentire i ragazzi parte di una società civile che partecipa attivamente al processo volto al loro reinserimento sociale, scolastico e lavorativo”.

 

 

Mariavittoria Rava, Presidente Fondazione Francesca Rava, ha dichiarato: “È un orgoglio tenere a battesimo L’anima nel Colore: iniziativa che rientra nel nostro progetto Palla al Centro. Avvicinare i ragazzi dell’IPM all’Arteterapia è fondamentale. Pennelli e tele non sono solo strumenti d’arte che la docente Albania Pereira mette nelle mani dei giovani del Beccaria, ma anche un modo concreto per far intraprendere loro un percorso di rinascita, che passa attraverso la conoscenza di sé e dei propri talenti, anche tramite l’apertura al dialogo con un esterno popolato di modelli positivi”.

 

Francesca Perrini, Direttore del Centro per la Giustizia Minorile per la Lombardia: “Il Protocollo Istituzionale, sottoscritto con il Tribunale per i minorenni di Milano e il Centro per la Giustizia Minorile per Lombardia, ha messo in campo con successo azioni ad ampio raggio. La Fondazione Francesca Rava ha avuto la capacità di leggere il contesto e di adattare le iniziative a seconda dei bisogni. Il suo impegno è stato continuo e incessante e nel progetto Palla al centro lo ha confermato. Può essere accaduta qualsiasi cosa nelle nostre vite, ma quando la palla è al centro significa che si può ricominciare. Il laboratorio d’arte incrocia questa dimensione: le opere d’arte sono pezzi unici perché creati da ragazzi unici e in questa unicità vorremmo riuscire ad agganciarli, sperando di costruire un ponte verso quello che le loro vite saranno quando usciranno dal Beccaria

 

Raffaella Messina, Vice Direttore dell’IPM Cesare Beccaria: “Il laboratorio d’arte persegue lo scopo di dare degli strumenti espressivi a ragazzi che normalmente fanno fatica con il verbale, mentre invece hanno una ricchezza interiore che viene espressa in modo sorprendente proprio attraverso il gesto artistico”.

 

Anna Lucchelli, Presidente della Camera Minorile di Milano, ha concluso: “L’aspetto della mostra che ritengo più importante è che i ragazzi sono portati a incontrare adulti volontari al di fuori dei ruoli istituzionali. Questo offre loro un modo di guardare il mondo un po’ diverso, non perché gli adulti nei ruoli istituzionali non siano figure positive, ma perché vedere che, accanto a questi, ci sono persone che non hanno alcun dovere né ritorno, è una occasione di guardare gli altri con occhi diversi. È quasi miracoloso che si riesca ad offrire a questi ragazzi una via per esprimere le loro emozioni in modo positivo perché nella loro esperienza precedente si sono espressi solo in modo distruttivo o autodistruttivo”.

 

 

La Tavola Rotonda è proseguita con gli interventi moderati da Delfina Boni, project manager del progetto Palla al Centro della Fondazione Francesca Rava che ha dato la parola ad Adolfo Ceretti, professore ordinario di Criminologia presso l'Università di Milano-Bicocca e Lucio Camaldo, professore associato di Diritto Processuale Penale presso l'Università degli Studi di Milano.

 

È intervenuta Albania Pereira, docente del Laboratorio di Arte presso l'IPM Cesare Beccaria: Se pensi amore, attrai amore e l’amore è il cammino: su questa ispirazione, in un momento della mia vita, ho incontrato la Fondazione Francesca Rava ed ho iniziato a collaborare al progetto Palla al Centro, a contatto con questi ragazzi speciali. Il carcere non è un luogo qualsiasi, è un luogo a sé, di forte impatto e ricco di emozioni e di energie, dove l’arte si adatta senza difficoltà. Per i ragazzi detenuti, come i giovani dell’IPM Cesare Beccaria, vivere la bellezza è di estrema importanza, dal momento che la percezione dell’armonia provoca in loro emozioni positive. Non è l’opera che conta, ma il processo che avviene per la realizzazione della stessa”.

 

Grazie alla guida esperta dell’insegnante Albania Pereira che ha ispirato i ragazzi e con il supporto di colori, pennelli e tele di prima qualità forniti dalla Fondazione Francesca Rava, questi neostudenti si ritrovano a dipingere direttamente con l’anima e trasformano l’aula in un vero e proprio atelier d’arte”, ha affermato Jean Blanchaert, gallerista, curatore e critico d’arte.

 

La Tavola Rotonda si è conclusa con l’intensa testimonianza di un ragazzo detenuto all’IPM, che ha partecipato al Laboratorio di Arte e autore delle opere esposte: “Non avevo mai dipinto in vita mia. Il primo giorno di Laboratorio ho detto subito all’insegnante che non sapevo fare niente. Ma dopo aver realizzato il mio primo quadro, le ho chiesto: ma l’ho fatto davvero io?”.

 

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