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"Che realtà strana è Haiti!": i nuovi ed emozionanti racconti delle ragazze che stanno prendendo parte al campus estivo di volontariato.

 

Da Haiti continuano ad arrivare le bellissime testimonianze del gruppo partito per il campus estivo di volontariato.

 

I campus estivi di volontariato 2014 rientrano nel progetto "Diamoci una mano, prendendoci per mano", un programma per tutte le persone che desiderano svolgere un’attività di volontariato di breve periodo con i bambini accolti presso le Case N.P.H.

 

LEGGI QUI LE  PRECEDENTI TESTIMONIANZE

 

5 luglio 2014

"Sono partita con l'idea di dipingere un muro ma come è imprevedibile padre Rick e le giornate ad Haiti, oggi mi sono ritrovata a decorare una bara, tra le tante che sono fabbricate dai ragazzi di Padre Rick con la tecnica del papier maché e che servono a dare degna sepoltura a centinaia di corpi senza nome riscattati dalla morgue. Padre Rick ha lasciato spazio alla nostra immaginazione e mentre dipingevo ho capito che qui la morte non è paura ma un passaggio della vita."

Gaia, 17 anni

 

Quando siamo andate a dipingere le bare, i colori hanno avuto la meglio ed è come se avessero dato vita alla morte."

Sofia, 16 anni

 

"Come tutte le mattine anche stamani abbiamo partecipato ad un funerale ma ciò che mi ha colpito è stata la condivisione del dolore con i parenti del defunto (che normalmente non riescono ad essere presenti alla cerimonia). Sono qui da solo due giorni ma una delle parole chiave che caratterizza Haiti per me è "collettività", mi sento parte di un tutt'uno: si è tutti uniti, senza distinzioni, davanti al dolore della morte e alla gioia per la vita.

Questo mi insegna che la vita qui è un dono prezioso perché ogni giorno va conquistata e difesa con coraggio."

Livia, 21 anni

"La gioia che trasmettono i sorrisi dei bambini mi aiuta a dimenticare le atrocità che troppo spesso colpiscono Haiti.

Ieri, assistendo al rituale della morgue (ogni giovedì padre Rick e i suoi ragazzi danno degna sepoltura a corpi abbandonati), mi sono accorta di come in questo paese i bambini siano costretti ad abituarsi alla morte che entra a fare parte delle loro vite come fosse normalità...realtà così distante dalla nostra dove i bambini vengono tutelati ed allontanati dal dolore della scomparsa. Vedere come la Fondazione Francesca Rava lavora e coinvolge anche tante donne mi rende felice."

Anna, 17 anni

 

"Ogni cosa che faccio è come una goccia...che serve per fare il mare."

Sofia, 17 anni

 

Il gruppo in visita alla Casa Orfanotrofio Kay Ste. Hélene-Kenscoff, la casa di oltre 600 bambini, orfani, abbandonati o in disperato bisogno.

Paola, sorella di Cilla, la ragazza venuta a mancare nel terremoto del 2010, in compagnia di sua figlia Emilie, a Kay Gabriel, la nuova ala della Casa dei piccoli Angeli inaugurata nell'ottobre 2013 e costruita anche grazie ai fondi raccolti dall'associazione Cilla per Haiti.

6 luglio 2014

"La purezza del bianco, i colori della vita, la gioia, la morte, l'amicizia, la forza, la commozione, la condivisione. Ecco cosa percepisco ogni giorno qui ad Haiti, è un cocktail di emozioni, un boom di sensazioni che esplodono contemporaneamente dentro di me e che ancora non riesco a buttare fuori. Nonostante tutto qui condividiamo tutto, il bello ed il brutto. Non si è mai da soli ma

si collabora: si dona e si riceve, soprattutto si riceve. Questa esperienza mi sta cambiando."

Carola, 25 anni

9 luglio 2014

"Che realtà strana è Haiti... Ha la capacità di stravolgere le tue emozioni. Oggi nel posto più povero del mondo, o perlomeno del mondo che ho visto io, ho visto bambini ridere cantare e regalare amore. Mi son detta: "ma come è possibile?? In che realtà viviamo noi?? Qui vivono con niente eppure all'apparenza sembra che stiano meglio di noi!!". Mi son sentita egoista... Si egoista credo sia la parola giusta. Credo che alla nostra realtà manchi la consapevolezza dell'esistenza di luoghi simili. Ho visto famiglie vivere in baracche, vicino ai rifiuti, senza vestiti ma con una cosa fondamentale, che purtroppo nel mondo di oggi non ti fa sopravvivere ma che a noi spesso manca: IL SORRISO!! Oggi è stata una grande lezione di vita!! I sorrisi di questi bambini mi fanno dimenticare per un po' la quantità di morte che ho visto in queste settimane. Che emozioni forti, ancora non realizzo... Ma sto costruendo il mio bagaglio ed un giorno riusciró ad aprirlo e a raccontare tutto ciò che ancora non riesco ad esprimere."

Carola

Canale Notizie - 09-07-2014 - Segnala a un amico


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