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Al via i campus estivi di lavoro volontario nelle Case NPH. Da Haiti le prime foto e testimonianze.

 

Il 30 giugno ha preso il via in Haiti il primo dei campus estivi di volontariato 2014, che rientra nel progetto "Diamoci una mano, prendendoci per mano", un programma per tutte le persone che desiderano svolgere un’attività di volontariato di breve periodo con i bambini accolti presso le Case N.P.H.

 

Il gruppo tutto al femminile di 11 volontarie e coordinato da Chiara, responsabile del progetto per la Fondazione, rimarrà ad Haiti fino al 14 luglio.

 

Sino ad oggi le ragazze hanno fatto compagnia ed assitito i bambini ricoverati all'Ospedale NPH Saint Damien, spazzato il magazzino di Francisville — la città dei mestieri, caricato e scaricato sacchi, dipinto, pulito la Chiesa che sorge accanto all'Ospedale.

 

 

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3 luglio 2014

"Una giornata splendida, abbiamo fatto il giro dell'Ospedale NPH S. Damien e della Baby House Sainte Anne. Abbiamo giocato con i bambini e siamo letteralmente distrutte ma mi piace un sacco e non vorrei più tornare in Italia. Anche col gruppo mi trovo bene, cibo ottimo e gente splendida. Un caldo infernale in un paradiso di sorrisi."

Gaia, 17 anni

 

"Sa se Ayiti", questa è Haiti. Oggi nella mia mente riecheggiano all'infinito queste parole, come un eco che rimbalza da una parte all'altra della mia testa...

Siamo state alla morgue e ogni volta mi sembra peggio...ogni volta più disperazione...più corpi...Corpi a cui non solo non potevi dare un nome ma nemmeno più un sesso, tanto erano ormai decomposti...abbandonati a loro stessi e ad una morte che nemmeno è riuscita a fare quello che ogni tanto si spera che la morte possa fare: strappare certe vite dall'ingiustizia per ridarle pace!

Aprono il secondo container e vedo Raphael, uno dei piu fidati collabroatori di Padre Rick, che alza le braccia al cielo...cosa potrà mai esserci di così terribile da creare una reazione simile in un uomo che ha gia visto tutto ciò che di terribile la vita ti può far vedere...sbircio...davanti alle decine infinite di cadaveri ammassati l'uno sull'altro, ordinati giacevano, come piatti in una credenza, bambini, bambini, bambini, bambini, bambini, bambini, bambini.

Le mani stanche, che solo la forza dell'amore permette loro di muoversi, afferrano i piccoli corpicini per adagiarli nelle sacche...riposate in pace anime fragili.

Quelle sono mani stanche e mani sante...sono le mani dei "ragazzi di padre Rick" che ogni giovedì, mentre il mondo ignora il miracolo che stanno compiendo in questo perduto angolo della terra, salvano l'umanita dalla vergogna che si permetta che tutto questo avvenga!

Sa se Ayiti...questo mi ripetono loro con lo sguardo sconfitto ma il sorriso sul volto... sa se Ayiti, mi ripeto io!"

Chiara

 

Canale Notizie - 09-07-2014 - Segnala a un amico


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