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“Il mio cuore batte per Haiti”: Billy, cresciuto nella Casa N.P.H. Sainte Hélène, racconta la sua storia

La splendida testimonianza di Billy Jean, accolto nella grande famiglia di N.P.H. Haiti e oggi studente universitario nella facoltà di Giurisprudenza.

Mi  chiamo Billy Jean e sono qui con voi per condividere la mia esperienza nella casa N.P.H. Saint Hélène di Haiti, nella speranza che il mio messaggio d’amore possa essere d’aiuto ai miei, ai nostri, piccoli fratelli.

Nel mio paese dicono “Dio non dà mai dolore senza riscatto”… la mia testimonianza ne è la prova.

Mia madre rimase incinta a 16 anni, e fu abbandonata dal mio padre biologico.

Sola e confusa, si recò in ospedale, e disse al medico che voleva rinunciare alla gravidanza; ma egli rifiutò di appoggiare questa sua decisione presa troppo in fretta e dettata dalla paura, mia mamma tornò a casa, e pochi mesi dopo io venni al mondo.

Anni dopo, quando mia madre mi raccontò questo episodio, il mio primo pensiero fu che, ancora di più, la mia vita era un dono prezioso, e volevo viverla intensamente, e darle un significato profondo. Compresi anche la sua decisione di darmi un futuro migliore, chiedendo alla grande famiglia N.P.H. di accogliermi.

Sono entrato a casa Sainte Hélène all’età di tre anni, e ricordo la mia infanzia come un periodo pieno di affetto, di allegria, di giochi. Con i miei fratelli e sorelle condividevamo tutto, eravamo una vera famiglia, e lo siamo tuttora.

Ho avuto l’onore di crescere tra le braccia protettrici di Padre Wasson, fondatore di N.P.H., che mi  ha trasmesso la sua meravigliosa filosofia, basata sull’amore, sul rispetto, sulla responsabilità e sull’impegno in ogni cosa che facessi,  da una preghiera, allo studio, al mio contributo nelle pulizie di casa.

Quest’educazione che io e i miei fratelli e sorelle abbiamo ricevuto, ci ha resi persone profonde, mature, sensibili al prossimo, desiderose di impegnarci a scuola – io sono studente universitario alla facoltà di Legge – per poi inserirci nella società come cittadini produttivi e responsabili.

Sono molto grato a Padre Wasson, e al suo successore Padre Rick Frechette, uomo dalla straordinaria umanità. Sono grato alle mie tías, che mi hanno accudito, con un particolare ricordo alla cara Madame Ginette.

Sono grato ai miei padrini e madrine, che mi hanno dato un immenso supporto, non solo economico, ma anche e soprattutto morale.

Ho imparato tanto da loro…

Nella vita non si è mai abbastanza forti da affrontare tutto da soli.

Avere delle persone come i padrini e le madrine, è stata una benedizione.

Ogni volta che mi sono sentito in difficoltà, fragile, i loro messaggi pieni d’amore hanno illuminato il mio cammino, e ho capito che essere genitori è qualcosa di divino, un legame costruito giorno dopo giorno, tra persone non necessariamente appartenenti alla stessa famiglia biologica, ma che, semplicemente, si amano, si appoggiano reciprocamente, condividono gioia.

 

Per questo motivo ora sono qui a chiedere il vostro supporto e il vostro affetto, per i miei fratelli.

Voi siete la nostra speranza per il futuro, ciascuno di voi lo è, ciascuno di voi può fare la differenza… Adottate un bambino a distanza, e illuminerete la sua vita come una candela nella notte.

Non pensate “Ma cosa potrei fare io?”, non è così.

Porgendo la vostra mano a un bambino, cambierete la sua vita per sempre, dandogli la possibilità di crescere in una casa confortevole, di avere un’infanzia spensierata, di studiare, per diventare un giorno un adulto sereno, e desideroso a sua volta di porgere la sua mano a chi ha bisogno.

 

Entra anche tu nella nostra famiglia! Dacci la mano! Noi ti stiamo aspettando…

 

Con amore,

Billy

 

Ci sono tanti bambini nelle Case N.P.H. che sono in attesa di un padrino o di una madrina! Aiutaci e passaparola!

Per informazioni sull’adozione a distanza: Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, tel. 02/54122917 – email: padrini@nph-italia.org

Canale Notizie - 10-11-2015 - Segnala a un amico


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