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Un viaggio alla scoperta di Nuestros Pequenos Hermanos per Stefano, Alessia, Zoe e Nicole tra Messico e Honduras

 

Quest'estate Stefano, noto fotografo di moda e da tempo volontario della Fondazione Francesca Rava, ha deciso di trascorrere le vacanze con Alessia e le loro due figlie Zoe e Nicole, alla scoperta delle origini di NPH, fondata in Messico nel 1954.

Per due settimane hanno vissuto la vita della grande famiglia NPH, prima in Messico e poi in Honduras, prendendo parte anche al campus estivo di volontariato che si è svolto dal 2 al 13 agosto nel Rancho Santa Fe. Ecco le loro bellissime testimonianze:

 

"Sono partita credendo di conoscere, di sapere, di avere conferma di quello che tante volte ho visto in foto, tante volte ho sentito raccontare.

Mi sono trovata invece indifesa davanti a situazioni drammatiche, mi sono sentita piccola, misera e inadeguata. Ma soprattutto triste, nuda, colpita nel cuore.

La prima settimana in Messico è stata per me dura, tanto da pensare che non sarei mai andata ad Haiti.

Quei giorni però sono stati propedeutici alla settimana al Rancho Santa Fe, perché capisci meglio il lavoro meraviglioso di NPH se vedi la realtà esterna dei paesi del centro America.

Il Rancho, che esperienza! Quel senso di comunità, quel senso di appartenenza, quell'entusiasmo di voler fare funzionare le cose, di dare una possibilità a quei bambini che altrimenti non avrebbero futuro... Tutto fatto con pudore, come una cosa assolutamente normale.

Quanto amore, lavoro e dedizione.

Ho conosciuto persone eccezionali: Elzer, il coordinatore dei volontari in visita nel Rancho, Stefan, Direttore della Casa, le tias, assitenti che con fermezza e attenzione si prendono cura dei bimbi

E poi i bambini assetati di coccole, che ti strappano il cuore quando li guardi e pensi che senza NPH sarebbero probabilmente scalzi, affamati, analfabeti. Ragazzi che vengono spesso da esperienze drammatiche e che lì imparano ad amare, a rispettare se stessi e gli altri, ad impegnarsi, ad avere esistenze normali, a guarire cicatrici. Quale insegnamento sono stati per me e le mie bambine! Zoe e Niki hanno sperimentato la grande famiglia che non necessariamente e' biologica, l'impegno comune per un progetto superiore al bene individuale. Poi la libertà all'interno di quel luogo magico immerso nella natura (felice anche che in tutto quello ci fosse lo zampino di Padre Rick).

Grazie Mariavittoria, e a tutte le persone della Fondazione Francesca Rava che tante volte mi avete esortato ad andare. Un grazie speciale a Chiara, per la sua empatia, per il rispetto, la sensibilità e la naturalezza con la quale si muove in situazioni difficili.

Torno che mi sento di avere ancora tanto da capire ma illuminata, con il cuore pieno di gioia, malinconia, tristezza, un groviglio di emozioni tale da farmi sentire viva.

Con il cervello pieno di testimonianze di vita, una frase mi ha colpito: da buona mamma italiana che si fa mille problemi su tutto ho chiesto ad Elzer se non fosse bruttissimo per un  bambino non avere un padre e una madre ma vivere in una comunità. Lui mi ha risposto "…non importa niente. Quando sono arrivato qui a 4 anni ero contento perché avevo un posto sicuro in cui dormire e del cibo". NPH insieme alla Fondazione danno molto più di questo.

Grazie!!!

Alessia

"Vorrei iniziare dicendo che questa e stata la miglior vacanza della mia vita!

Questa estate dal 7 al 12 agosto siamo stati ospiti dell' orfanotrofio di NPH in Honduras.

L'Honduras è uno dei posti più poveri e pericolosi al mondo ma appena entri nella struttura di NPH tutto cambia. Si respira un aria di serenità e allegria, vieni subito "assalito" da tanti bambini che vengono ad abbracciarti e che vogliono giocare con te. C'è un'atmosfera così allegra e giocosa che ti fa dimenticare tutti i problemi.

Inoltre ti affezioni molto ai bambini e loro si affezionano a te.

Siamo stati solo 5 giorni e, nonostante siano molto pochi, il giorno in cui siamo partiti piangevamo tutti. Davvero una cosa toccante.

Ci sono ragazzi e ragazze di tutte le età. Io ho passato molto tempo con le mie coetanee e nonostante parliamo lingue diverse, siamo riuscite a divertirci. Nonostante io non parlassi una parola di spagnolo mi hanno subito preso con loro e si sono messe a raccontarmi tutti i pettegolezzi, chi piaceva a loro, le loro passioni...

Inoltre ho passato delle bellissime ore con i bambini piccoli, che appena ti vedono ti saltano addosso e non ti mollano più. Una sera una tia mi suggerisce di entrare nella camerata a farli addormentare, io non ho capito subito cosa intendesse, ma appena entrata, è arrivato un bambino che abbracciandomi mi ha chiesto se lo addormentavo. Allora ci siamo seduti su una sedia a dondolo e, mentre lo cullavo, mi sono messa a canticchiargli delle canzoncine spagnole che conoscevo. Credo che il mio spagnolo lasciasse un po' a desiderare perché il bambino scoppiava a ridere ogni due per tre! Una cosa esilarante è stata quando, mentre lo tenevo in braccio, un altro bambino che veniva addormentato da un altro volontario gli chiede indicando me: "è la tua fidanzata?".

Una volta che si è addormentato tra le mie braccia, l'ho portato nel suo lettino e l'ho coperto. Un secondo dopo, mentre me ne stavo andando, sento qualcosa sulla gamba, mi giro e vedo un bambino attaccato letteralmente al mio ginocchio che mi chiede di farlo addormentare. Ho quindi ricominciato e così via per tutta la sera.

Sono rimasta talmente affascinata dalla vita nel Rancho Santa Fe che con una mia amica (innamorata dei miei racconti) abbiamo aperto una "raccolta fondi per viaggio in Honduras" ovvero abbiamo pianificato di fare dei lavoretti tipo dogsitter per raccogliere soldi per tornarci l'estate prossima come volontarie.

Appena ne avrò le possibilità vorrei anche adottare a distanza un bambino a cui mi sono affezionata.

Concludo dicendo che è un esperienza assolutamente bellissima e da provare."

Zoe, 12 anni

❤️

"Quest' anno con mamma e papà abbiamo deciso di fare un lungo viaggio fino in Honduras, all'orfanotrofio di NPH.

Devo dire che me lo immaginavo diverso, insomma non me lo immaginavo neppure tanto bene...

Una cosa che mi ha colpito molto dell'orfanotrofio sono stati i bimbi, davvero molto affettuosi, dolcissimi!! Senza conoscerti ti prendono la mano e ti chiedono di accompagnarli a dormire!! Trovo NPH un'associazione fantastica! Se penso a come sarebbero diventati quei bimbi/ragazzi senza NPH.

Un altra cosa che mi ha colpita è che sono molto molto indipendenti, prima di andare a letto mettono in ordine spazzano, lavano i pavimenti...

Una bimba in particolare l'ho trovata davvero magnifica: era buio, stavo uscendo da Casa Suyapa, la casa dei bambini piccoli, mi ha vista e ha smesso di spazzare, mi ha abbracciata e poi ha ricominciato con il suo lavoro. Non mi conosceva neppure e tutti i giorni mi salutava con quel bellissimo sorriso sdentato.

Mi manca anche un'altra cosa che trovo fantastica al Rancho, la libertà di salire sugli alberi o andare dagli animali nella fattoria in quel posto magnifico pieno di verde e tutto curato.

Un grazie a NPH che salva e ha salvato moltissime vite umane: -)"

Nicole, 11 anni

Canale Notizie - 04-09-2014 - Segnala a un amico


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